Come riconoscere le castagne matte da quelle commestibili: fai attenzione a questi dettagli o saranno guai.
L’autunno è la stagione delle castagne, ma se vai a raccoglierle fai molta attenzione a non confondere quelle commestibili con le cosiddette castagne matte. Le prime sono i frutti del castagno europeo o Castanea sativa. Le seconde, che sono invece tossiche per l’uomo, sono i frutti dell’ippocastano o Aesculus hippocastanum.
Ad uno sguardo poco esperto potrebbero sembrare sostanzialmente lo stesso ingrediente, ma in realtà presentano delle differenze evidenti che possono aiutarci a non cadere in errore. Ecco quindi a che cosa bisogna fare attenzione per non rischiare di andare incontro a spiacevoli situazioni.
Le castagne commestibili e quelle matte sono davvero molto simili e maturano nello stesso periodo dell’anno. Tuttavia, è importante saperle distinguere perché le seconde sono tossiche per l’uomo, di conseguenza non possono essere assolutamente ingerite. Innanzitutto, bisogna tenere bene a mente che le castagne comuni si trovano di solito nei boschi, nelle foreste o nei frutteti, ai piedi del castagno, ad un’altitudine che può variare dai 300 ai 1200 metri.
Le castagne matte si possono trovare anche in città, nei parchi, nei cortili, lungo i viali o comunque ai piedi degli ippocastani. Inoltre, il riccio delle castagne è marrone, con tante spine lunghe e pungenti e può contenere anche più di un frutto. Il riccio della castagna matta è verde, con punte corte e ben distanziate ed in genere contiene un solo frutto, bello grosso e tondo (le castagne commestibili sono invece più piccole e schiacciate).
Per quanto riguarda le foglie delle piante, quelle del castagno sono allungate, singole, piccole e seghettate, mentre le foglie dell’ippocastano sono più corte. Se proprio non dovessi riuscire ad individuare le castagne matte durante la raccolta, quando andrai a cucinarle non avrai più dubbi, perché hanno un odore sgradevole e sono amare.
Ad ogni modo, è sempre meglio non assaggiarle poiché, come abbiamo detto fin dall’inizio, i frutti dell’ippocastano sono tossici. Nei casi più lievi, possono causare vomito, diarrea e dolori addominali. In situazioni più gravi possono invece determinare vere e proprie intossicazioni alimentari e lesioni ai reni. Qualora, quindi, si avesse il sospetto di aver ingerito una castagna matta è bene recarsi immediatamente al pronto soccorso o rivolgersi al proprio medico di fiducia.
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