Il dubbio di ogni lavoratore appena assunto: dove è meglio mettere il TFR? Vediamo cosa ne pensano gli esperti in modo da evitare errori.
Essere o non essere? Ma nemmeno per sogno, il dubbio che tutti abbiamo oggi è ben più serio e ha a che fare con i nostri soldi tanto. Infatti il quesito che praticamente ogni dipendente si pone è relativo al TFR, cioè il Trattamento di Fine Rapporto: dove sarà meglio metterlo?
Il TFR è una parte di denaro che, ogni mese, il nostro datore di lavoro accantona per noi e che ci verrà restituito quando andremo in pensione oppure quando interromperemo il rapporto di lavoro con quella determinata azienda. I dipendenti del settore privato, possono scegliere se lasciarlo in azienda oppure se investirlo in qualche fondo pensione.
Non si tratta di una scelta facile in quanto ognuna delle due opzioni ha dei vantaggi e degli svantaggi che riguardano la tassazione ma anche l’eventualità di perdere i propri soldi o di non poterli avere indietro in caso di necessità. Di seguito vediamo cosa ne pensano gli esperti in modo da non correre rischi.
Moltissimi lavoratori del settore privato hanno il dubbio se lasciare il TFR in azienda oppure destinarlo a qualche fondo previdenziale. Ma quale sarà l’opzione più vantaggiosa per fare fruttare i propri soldi e non rischiare, invece, di perdere tutto? Vediamo cosa ne pensano gli esperti del settore.
I dipendenti del settore privato hanno la possibilità di scegliere dove mettere il proprio TFR. Lasciarlo in azienda oppure investirlo in qualche fondo previdenziale comporta rischi diversi e benefici diversi. Chi sceglie di investirlo in un fondo pensione, in pratica, sta investendo i propri soldi nei mercati finanziari. Pertanto l’andamento del proprio TFR e quanto avremo indietro alla fine, dipenderà dall’andamento dei mercati.
Chi lo lascia in azienda, invece, lo lascia per così dire “fermo”: si rivaluterà costantemente di anno in anno in percentuale piccola ma senza rischi in quanto non dipenderà dalle oscillazioni del mercato. E’ quindi più vantaggioso tenerlo in azienda? Dipende. Infatti lasciarlo in azienda ha i suoi pro e i suoi contro. Quando andremo in pensione – o quando smetteremo di lavorare per quell’azienda – il TFR ci verrà tassato con la stessa aliquota Irpef con cui è stato tassato il nostro stipendio negli ultimi 5 anni: dunque potrebbe esserci tassato anche del 43%.
Se, invece, investiamo il TFR in un fondo pensione beneficeremo di una tassazione agevolata che andrà da un minimo del 9 fino ad un massimo del 15%, a seconda di quanti anni lo abbiamo lasciato lì. Ultimo distinguo importante: se lasciamo il TFR in azienda possiamo ritirarlo quando ce ne andiamo da quell’azienda. Se lo investiamo in un fondo pensione – salvo casi di cure per malattie serie o acquisto prima casa- lo riavremo indietro solo al momento della pensione. Pertanto non esiste un’opzione migliore ma tutto dipende dalle proprie esigenze.
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